Anche un simbolo del lusso come lo champagne può contribuire alla sostenibilità ambientale, tema sempre più sentito dai consumatori di tutto il mondo. Ruinart, la più antica Maison de Champagne, veste le sue bottiglie, e da quest’anno anche le magnum, con una “second skin”: un rivestimento in fibra di cellulosa proveniente da foreste europee gestite in modo responsabile, nove volte più leggero della precedente generazione di confezioni regalo, abbattendo così del 60% la famosa impronta ecologica che ognuno di noi dovrebbe cercare di contenere. Questo particolare materiale protegge il vino dalla luce, lo conserva perfettamente anche in presenza di eccessiva umidità e resiste ben tre ore nel secchiello del ghiaccio. E non dimentica il lato estetico: la sua superficie ricorda le formazioni gessose tipiche della regione di Reims ed esalta ulteriormente l’inconfondibile sagoma delle bottiglie Ruinart. Come ha sottolineato il presidente della Maison Frédéric Dufour: “Per Ruinart, dare vuol dire condividere la nostra storia, il nostro know-how e i nostri valori. Vogliamo evolvere verso un mondo più illuminato, un mondo di idee, arte e scambi, rispettando e preservando l’armonia della natura”.
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