Dal 3 all’11 ottobre ritorna l’attesissima Milano Wine Week: ma i tempi cambiano e anche le manifestazioni enogastronomiche si evolvono per seguire le nuove tendenze, dettate in questo 2020 da eventi decisamente inaspettati. Se quindi, rispettando tutte le normative di sicurezza, saranno in programma le consuete masterclass e degustazioni, aperte sia agli addetti ai lavori che al pubblico, e ristoranti e locali animeranno i Wine District sparsi in varie zone della città, la settimana dedicata al vino diventerà anche digitale e non sarà più soltanto milanese, ma abbraccerà tutto il mondo. Grazie all’utilizzo delle tecnologie e dei mezzi di comunicazione che tutti in questo periodo si sono abituati a usare, saranno collegate all’hub di Palazzo Bovara dieci location estere: Londra, Monaco di Baviera, Mosca, New York, Miami, San Francisco, Toronto, Hong Kong, Pechino e Shanghai. Le 1500 aziende partecipanti saranno così collegate con una platea vastissima che supererà i 300000 visitatori registrati lo scorso anno. Federico Gordini, fondatore e presidente di MWW, nel corso di una conferenza stampa, ovviamente digitale, ha spiegato: “Si tratta di una piattaforma che non è funzionale solo allo svolgimento della Milano Wine Week, ma che nasce al servizio del mondo del vino con l’obiettivo di favorire un grande network internazionale, con iniziative durante tutto l’anno finalizzate a scopi formativi e business, potendo gestire decine di migliaia di utenti in contemporanea collegati nello stesso momento”.