L’attesissimo appuntamento di novembre con il Merano Wine Festival si è svolto anche in questo particolare anno 2020, ma in versione digitale. In attesa di ritrovarsi in presenza a marzo 2021, il patron Helmuth Köcher non ha rinunciato a organizzare la manifestazione da lui ideata nel 1992 grazie alle tante possibilità che le moderne tecnologie ci offrono. Così, nei saloni del Kurhaus e della Gourmet Arena è andata in scena la Interactive Exhibition. Sei le sezioni in cui è stata sviluppata la piattaforma, accessibile da stampa, produttori e amanti del vino previa registrazione: Wine, Food Spirits Beer, Exhibitors, Partners, Innovation ed Events. La visita virtuale ha consentito non soltanto di conoscere i prodotti degli espositori, ma anche di interagire con i produttori e di acquistare i prodotti stessi attraverso l’e-commerce per riceverli poi comodamente a casa propria. Tanti come sempre gli ospiti di questa ventinovesima edizione, il cui motto è stato “Back to the roots, back to the future”: dall’enologo e scrittore Luigi Moio al ristoratore ma ormai star della TV Joe Bastianich, dallo chef Norbert Niederkofler al pizzaiolo Franco Pepe, da Oscar Farinetti a Riccardo Cotarella, che hanno animato un dibattito sull’economia del vino al tempo del Covid. Anche quest’anno è stata pubblicata la guida The WineHunter Award, a corollario della quale si è svolta la premiazione dei vincitori della The WineHunter Award Platinum con una cerimonia sempre in streaming sulla piattaforma digitale WineHunter Hub: 37 i vincitori per la categoria Wines e Old Vintages e 16 i vincitori della categoria Food Spirits Beer.
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È uno dei vini più rinomati del panorama italiano e le uscite delle