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ARCHITETTURA ORGANICA PER LA CANTINA DI VALLEPICCIOLA SULLE COLLINE DEL CHIANTI

ARCHITETTURA ORGANICA PER LA CANTINA DI VALLEPICCIOLA SULLE COLLINE DEL CHIANTI

105 ettari di vigneti per 7 varietà di uva, 350.000 bottiglie prodotte con una previsione di 600.000 nel 2024, 40% esportato in oltre 25 paesi, in particolare Stati Uniti e Asia: sono i numeri di Vallepicciola, azienda nel cuore del Chianti, a Castelnuovo Berardenga, 20 chilometri da Siena. Un sogno iniziato nel 1999, quando Bruno Bolfo e la sorella Giuseppina trasformano un ex convento di suore abbandonato in un hotel di lusso, Le Fontanelle, al quale si affianca dopo qualche anno un’ampia e moderna cantina su progetto dell’architetto Margherita Gozzi: 6.000 mq, con due piani interrati in cui trovano spazio tutte le fasi della vinificazione, gli uffici, il negozio, le sale degustazione e anche una Biblioteca del Vino. La particolare struttura rappresenta un perfetto esempio di architettura organica, poiché ha come obiettivo l’integrazione nell’ambiente circostante rispettando l’ambiente e anzi valorizzando ulteriormente lo splendido paesaggio della campagna toscana. Nelle vigne di Vallepicciola si coltiva naturalmente Sangiovese per la produzione di Chianti Classico DOCG, ma anche i vitigni internazionali Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Chardonnay e Petit Verdot per la produzione di vini toscani IGT. L’enologo Alessandro Cellai ha in preparazione quattro nuove referenze per il 2022 e il 2023: un Sangiovese, un Cabernet Sauvignon, uno Chardonnay, tutti in purezza, e un taglio bordolese.