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IL PINOT NERO DELL’OLTREPÒ PAVESE CONQUISTA CONSUMATORI ED ESPERTI

IL PINOT NERO DELL’OLTREPÒ PAVESE CONQUISTA CONSUMATORI ED ESPERTI

“Talk ’n’ Toast – Conversazioni sul Pinot Nero: terroir a confronto dalla Borgogna all’Oltrepò”: questo il titolo dell’interessante dibattito che ha visto protagonisti Armando Castagno, critico e autore del libro “Le vigne della Côte d’Or” sulla Borgogna, e Filippo Bartolotta, da oltre vent’anni comunicatore del vino italiano nel mondo. Quest’ultimo ha spiegato che nell’Oltrepò Pavese “il Pinot Nero ha trovato i suoi natali verso la metà dell’800 e, nel 1965, nasce il primo metodo classico italiano grazie al lavoro del Conte Vistarino e dell’imprenditore Carlo Gancia. Una storia costruita da una collettività che adesso ha deciso di crederci un po’ di più e di rivelare con più decisione il lavoro svolto in questi ultimi anni”. E Castagno ha sottolineato: “Io credo che i vignaioli dell’Oltrepò, che da quasi due secoli lavorano con il Pinot Nero inseguendone i talenti straordinari – resi in declinazioni diverse – stiano marciando tutti insieme, con una coesione che è condizione fondamentale, lungo questo percorso di conoscenza. Ritengo che la parola che dovrà scandire questo itinerario sia ‘rigore’: a livello associativo, di viticoltura, di produzione, di disciplinare, di comunicazione, di sostenibilità economica; in sostanza a tutti i livelli.” Questo talk ha fatto seguito alla prima edizione di “Oltrepò – Terra di Pinot Nero: un territorio, un vitigno, due eccellenze”, che si è svolta a settembre a Casteggio. E a concludere la serata la degustazione dei Pinot nero, sia in versione rosso fermo, sia in versione spumante, dei 23 produttori presenti. Con l’augurio che il Metodo Classico dell’Oltrepò Pavese sia sempre più protagonista sulle tavole delle feste.